Autore: Contributo

donna disegnata che fuma alla finestra suzan pitt

Suzan Pitt: la surreale mostruosità del desiderio femminile

Jude Ellison Sady Doyle, nel saggio Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne (2021) teorizza come ciò che non è inquadrabile in definizioni precostituite, e che quindi non si può controllare, spaventa, e per esorcizzarlo lo si trasforma in un mostro. Una donna diventa mostruosa quando è libera dal controllo eterocispatriarcale, quando non si può definire, non

due ragazze coi capelli castani sedute su una macchina

“Love, Lies, Bleeding”: un violento grindhouse queer che sfida il binarismo di genere

L’hype attorno Love, Lies, Bleeding è stato montato sia all’interno che all’esterno della sfera butch-lesbo-nonbinary, finendo etichettato come uno dei migliori prodotti recenti della A24, acclamato dalla comunità millenial tardo-emo nostalgica di Twilight – sulla scia di tutti gli altri titoli con la presenza di Stewart – e definito un classico del genere grindhouse (queer) dal Guardian.  Ambientato in un

bobbio film festival 2024 l'arte della gioia serie tv valeria golino

Pillole da Bobbio Film Festival: Plurale femminile

Giunto alla XXVII edizione, il Bobbio Film Festival 2024 (27 luglio – 4 agosto) ha voluto darsi un tema, proponendo al pubblico esclusivamente film realizzati da registe italiane, da qui il sottotitolo “Plurale femminile”. Gloria!, Margherita Vicario, Italia/Svizzera, 2024 | Concorso Dopo aver concorso per l’orso d’oro e aver vinto il Nastro d’argento per la miglior colonna sonora, Gloria! si

Gloria!: l’interpretazione di Carlotta Gamba rimette al centro la sorellanza contro la spirale del silenzio

Gloria! (2024), primo lungometraggio di Margherita Vicario, ripercorre le dinamiche esistenziali e creative di cinque musiciste e amiche, che sperimentarono insieme sonorità nuove ma tuttavia rimasero sconosciute al pubblico come molte altre, che non furono date in spose e finirono quindi rinchiuse in orfanotrofi e conventi per scelta delle loro famiglie – finché l’editto napoleonico del 1807 soppresse gli ordini

Cosmo, “Antipop” e la comunità come antidoto alla noia della provincia

Mentre pigramente ci abituiamo ai documentari su personalità del mondo dell’arte e della cultura, spesso ritratti come esseri sovrumani con talenti quasi divini e inavvicinabili, Antipop, il documentario su Cosmo di Jacopo Farina e distribuito da MUBI, ci ricorda invece come le storie individuali emergano da esperienze collettive, e come il cinema e la musica possano creare una sinergia che

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