Simone Bozzelli e Saverio Cappiello sulla possibilità di un cinema nuovo in Italia

L’entrata nell’adolescenza è uno dei momenti più ambigui dell’esistenza: corrisponde a quell’istante in cui si avverte la necessità di mettere in discussione ogni struttura di pensiero accettata fino ad allora, e, per la prima volta, si riconosce lo sguardo dell’altro come fondamentale per guardarsi dentro e riconoscersi. Il critico e teorico Adrian Martin utilizza il termine “esperienza liminale” per descrivere

Danza, musica, fotografia e cinema: l’universo di Alessandra Pescetta

In occasione del 23° SguardiAltrove Film Festival, diretto da Patrizia Rappazzo, abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Alessandra Pescetta, un’artista eclettica, curiosa e interessante che ha da poco presentato il suo ultimo film a Milano. Ambientato in una Catania notturna e misteriosa, sognante e surreale, La città senza notte è una pellicola sperimentale e simbolica che si muove in punta di piedi

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L’entrata nell’adolescenza è uno dei momenti più ambigui dell’esistenza: corrisponde a quell’istante in cui si avverte la necessità di mettere in discussione ogni struttura di pensiero accettata fino ad allora, e, per la prima volta, si riconosce lo sguardo dell’altro come fondamentale per guardarsi dentro e riconoscersi. Il critico e teorico Adrian Martin utilizza il termine “esperienza liminale” per descrivere

Danza, musica, fotografia e cinema: l’universo di Alessandra Pescetta

In occasione del 23° SguardiAltrove Film Festival, diretto da Patrizia Rappazzo, abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Alessandra Pescetta, un’artista eclettica, curiosa e interessante che ha da poco presentato il suo ultimo film a Milano. Ambientato in una Catania notturna e misteriosa, sognante e surreale, La città senza notte è una pellicola sperimentale e simbolica che si muove in punta di piedi